Due premi su cinque con il cortometraggio “Uonted”: miglior regia e miglior fotografia. “Un gioiellino” il commento della presidente di giuria Violante Placido. Tra i dieci finalisti di un festival internazionale dedicato ai prodotti digitali. Il regista: in concorso con la cinematografia di serie A

di Silvia Bardi (La Nazione)

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Arezzo 3 dicembre 2019 – Due premi su cinque. La Poti Pictures di Arezzo fa incetta al Digital Media Fest che si è tenuto a Roma alla Casa del cinema a Villa Borghese il 30 novembre. E’ il premio più importante e quello più atteso, che riconosce il valore tecnico di un cortometraggio e non l’aspetto sociale, che sancisce ufficialmente la professionalità di una casa di produzione cinematografica come la Poti Pictures che nonostante faccia recitare attori disabili crea un prodotto in grado di concorrere con film e cortometraggi di serie A. Lo staff della Poti con “Uonted” ha infatti conquistato due premi: miglior fotografia per Leone Orfeo e miglior regia a Daniele Bonarini. Naturalmente il red carpet, le foto e le interviste hanno visto protagonisti i due attori Paolo Cristini e Tiziano Barbini che hanno posato con Violante Placido, presidente di giuria, Antonio Giuliani e Denny Mendez. Ma forse nemmeno loro si sono resi conto che questo premio li proietta direttamente nel mondo del cinema.

“Era il nostro sogno sin dall’inizio – confessa il regista Daniele Bonarini – anche se essere arrivati tra i dieci finalisti per noi era già una vittoria. Questo festival è internazionale e importantissimo, è sostenuto tra gli altri dal Parlamento Europeo, dal Ministero dei beni culturali, dall’Università La Sapienza. Quando ci hanno chiamato comunicandoci che eravamo tra i dieci finalisti non ci siamo fatti illusioni. Pensate che il premio come miglior attrice è andato a Gaia De Laurentiis”. Un festival internazionale, nato in Italia e dedicato a tutti i prodotti digitali che fa incontrare il mercato cinematografico tradizionale con nuovi autori e giovani produzioni che utilizzano il web come canale produttivo e distributivo, una vetrina dove proporre idee, presentare progetti. E invece sono arrivati due premi ed è stato sfiorato il terzo come miglior film, ma la giuria, dibattuta, non ha avuto il coraggio di monopolizzare l’intero festival con una sola produzione, che sta facendo il giro d’Italia distribuita da Première. In delegazione il regista Daniele Bonarini, gli attori Tiziano e Paolo, Michele Grazzini, Sergio e Arianna Staderini e Sara Borri reduci dalla cena sociale della sera prima ad Agazzi con oltre 320 partecipanti.

“Violante Placido è venuta a farci i complimenti per il corto che ha definito ‘un gioiellino’ – fa sapere il regista Bonarini – ma il vero valore del premio è il riconoscimento alla qualità tecnica che esula dal pietismo che di solito accompagna le produzioni sociali, questo ci dà il coraggio per andare avanti e concorrere nella serie A del cinema. Ora poi che da settembre veniamo distribuiti da Première non ci presentiamo più come casa cinematografica per disabili, stiamo dimostrando che ognuno può esprimere se stesso e ottenere risultati se facciamo squadra, è questa la nostra forza, raccontare la verità”. E con l’hashtag #pijiamoseroma, la Poti Pictures il 13 dicembre sarà alla Rai in via Mazzini per la giornata dedicata a cinema e disabilita promossa dal network Redattore Sociale.

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